Dormire per ricordare è la risposta scientifica al noto modo di dire “la notte porta consiglio“: stanno aumentando in maniera esponenziale gli studi sul sonno correlato alla memoria ed alla capacità di apprendimento. Ci sono opinioni discordanti circa il tempo che occorre dormire per memorizzare nuove informazioni: alcuni sostengono che basti un ciclo di novanta minuti altri un riposo continuato, senza pause o risvegli. La cosa certa è che dormire bene aiuta la mente a riorganizzarsi, creando nuove connessioni e selezionando gli stimoli più importanti ricevuti nell’arco della giornata. Secondo gli esperti, durante il sonno, il cervello valuta ciò che è successo nella giornata precedente e decide cosa ricordare; per questo è importante avere un riposo continuo e soprattutto di qualità, piuttosto che abbondante. Basta passare notti insonni sopra i libri prima degli esami, il trucco è dormire per ricordare!
Gli studiosi sostengono che ci sia una relazione ben precisa tra cervello e fase onirica secondo la quale il sogno assume un ruolo fondamentale durante il sonno: nella fase non Rem rafforzerebbe la memoria, mentre durante la fase Rem svolgerebbe il compito di riorganizzare i ricordi, archiviandoli in modo tale da eliminare il superfluo dalla nostra mente e rendere possibile il confronto tra nuove e vecchie esperienze. Tale rielaborazione è valida anche per gli incubi o per i sogni al alta concentrazione emotiva che, nelle persone che non hanno subito particolari traumi fisici o psicologici, avrebbero la funzione di rielaborare brutti ricordi o esperienze spiacevoli, facendogli perdere intensità e valore.
Dormire per ricordare è una fra le magiche proprietà del sonno, scopri gli altri benefici: dormire fa bene alla pelle, dormire poco fa ingrassare e dormire fa bene al cuore!